I Siti di conservazione

La Regione Basilicata con la Legge Regionale n.26/2008 articolo 5 consente agli Enti pubblici, Associazioni di produttori, Università, Scuole pubbliche, Associazioni onlus, Associazioni ambientaliste, Enti Parco, imprenditori agricoli e soggetti privati autorizzati all’attività di riproduzione di vegetali ed animali, che hanno in sede in Basilicata, la realizzazione di campi di conservazione di specie e varietà in via di estinzione o centri di allevamento per la conservazione di razze animali o specie in via di estinzione iscritte nel repertorio regionale, al fine di consentire la tutela del patrimonio genetico. È previsto un riconoscimento per le spese di costituzione e/o mantenimento dei siti di conservazione. I beneficiari sono tenuti a conservare il materiale genetico in dotazione, che dovrà rispondere a tutti i requisiti fitosanitari previsti dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria sul materiale vivaistico e di moltiplicazione, e dovranno metterlo a disposizione. I siti di conservazione vengono approvati dalla Regione Basilicata, su proposta dell’Alsia, e inseriti in un elenco pubblico gestito dall’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura ( L.R.n.9/2015 art.4).

Le donne vittime di violenza e stalking attraverso il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, attivo 24 ore su 24 e accessibile da tutto il territorio nazionale, possono chiedere aiuto e sostegno nonché ricevere informazioni. L'assistenza telefonica consente un graduale avvicinamento ai servizi con assoluta garanzia di anonimato.
Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA