“La valutazione della sostenibilità dei sistemi granicoli biologici” è il tema del convegno web, in programma il 22 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 12.30 su piattaforma Teams, organizzato nell’ambito del progetto di ricerca BioDurum, coordinato dal CREA e la partnership di Firab- Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica.  

Il progetto Biodurum intende definire processi innovativi per l’agricoltura biologica e la produzione di frumento duro bio, al fine di garantire un reddito adeguato ai produttori biologici, la qualità dei prodotti, la tutela dell’ambiente e la gestione sostenibile delle risorse.

È in questo quadro che, con la par tecipazione di un’ampia compagine attoriale del comparto biologico, il progetto ha sviluppato il software BioDurum_MCA che, giunto al suo perfezionamento, verrà discusso con gli operatori, i tecnici, i ricercatori e le Amministrazioni.

Al convegno, aperto al pubblico previa registrazione inviando un’email a firab@firab.it,  nella sessione dedicata a Ricerca e Innovazione per la granicoltura biologica del Mezzogiorno, interverranno  Massimo Palumbo e Pasquale De Vita del Crea CI con una relazione su “Il contributo del progetto BioDurum alla granicoltura appulo-lucana, Stefano Canali (Crea AA) su “Lo strumento BioDurum_MCA per Ia valutazione della sostenibilità delle aziende cerealicole, Michele Perniola (Unibas) su “Le sfide dei cambiamenti climatici e le rotazioni come base per l’agricoltura biologica. Nella seconda sessione, moderata da Vincenzo Ritunnano dell’AIAB Basilicata,  l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali Francesco Fanelli parlerà di “Attualità e prospettive del sostegno ai produttori biologici lucani”. Interverranno inoltre Lorenzo Torciano (Az. Boscodelle Rose)  su “L’efficacia delle rotazioni e il ricorso a miscugli di frumento duro in un’azienda biologica”, Giuliano D’Antonio (Icea) su “L’organizzazione del sistema di controllo tra riforma del Regolamento UE sul biologico e Decreto Rotazioni” e Vincenzo Vizioli (Firab) su “Il Decreto Rotazioni e i riflessi sulla granicoltura biologica”.